22 Ottobre 2021
Apertura festival dalle 17:00
Le testimonianze dell’ordinaria ferocia che inquina la struttura descrivono un contesto disumanizzante, dove gravi carenze nei servizi, ricorso illegittimo all’isolamento, umiliazioni, uso di psicofarmaci “a litri” e autolesionismo sono all’ordine del giorno. Richiedenti asilo, vittime di tratta, persone con disabilità fisiche e intellettive, potenziali minori, tossicodipendenti sono reclusi in spazi sovraffollati e angoscianti, anche insieme a soggetti ritenuti socialmente pericolosi, in una condizioni di promiscuità.
Il controllo sulla quotidianità dei trattenuti è totalizzante: i telefoni personali vengono requisiti all’ingresso e il diritto alla comunicazione con l’esterno è solo teorico; nelle camere manca l’interruttore della luce, azionata a livello centrale dal personale; non è garantito il diritto di consumare i pasti seduti a un tavolo; ogni camera dispone di un bagno ma tra i letti e i servizi non c’è porta, né alcun elemento che assicuri un minimo di riservatezza.
L’assistenza sanitaria è gravemente deficitaria, il degrado dei servizi annessi all’ambulatorio pone un serio rischio di diffusione di malattie contagiose, le stampelle sono vietate, ma chi ne ha bisogno rimane recluso.
Per questi motivi i luoghi di isolamento e le cd. celle di sicurezza, nemmeno dichiarate al Garante nazionale dei diritti dei detenuti, devono essere messi fuori uso. E se il CPR di Torino non può essere portato a uno stato di decenza e legalità, chiediamo con forza che ne venga disposta l’immediata chiusura.
Ne parliamo con: Maurizio Veglio (Avv. ASGI)
alle ore 18:00
Sentieri migranti è il titolo del nuovo libro di Alberto Di Monte. Il testo racconta cinque tracce, disseminate per l’intero arco alpino, lungo le quali muovono i propri passi le persone migranti irregolarizzate e in cerca di un futuro non ancora scritto. Il racconto procede con una prima sezione d’inquadramento delle figure sociali, istituzionali e normative che fanno da sfondo al fatto migratorio contemporaneo. Segue un affondo sui sentieri e le storie che li hanno attraversati a partire dalle Primavere arabe, con qualche incursione in altre fughe, resistenze, vite informali.
Il moto perpetuo dei corpi non si è fermato di fronte alla pandemia. Anche oggi è tempo di leggere, camminare e provare a comprendere le ragioni di chi è in cerca, a fronte della nocività di ogni inclusione differenziale, confine, dispositivo di contenzione.
Ne parliamo con: Alberto Di Monte
alle ore 20:30
C’è vita fuori dalle caselle M e F. Irregolari in terre di nessuno. Occupanti delle zone di confine. Fuorilegge fra le tagliole dei generi.
Prima ancora di chiedere «chi sono?» la Norma intima loro di andarsene. Le creature mostruose turbano l’ordine costituito. Sono angeli, araldi, tamburine: recano l’annuncio di sconvolgimenti imminenti. E portano domande: chi costituisce l’ordine? chi traccia e dove i confini?
In Mostre & fiere si sottraggono alla lente dei microscopi, si alzano dai tavoli da vivisezione, evadono dalle gabbie in cui le rinchiude la Norma, raccontano il mondo visto dalla loro prospettiva e il brulicare di esistenze che prospera oltre la soglia.
Mostre & fiere è un freakshow di monologhi mutanti e canzoni grottesche di Filomena “Filo” Sottile. È andato in scena nel 2019 in forma di prova aperta. Ora, dopo essere diventato un pamphlet (La mostruositrans. Per un’alleanza transfemminista fra le creature mostre, Eris, 2020), torna in un’ulteriore incarnazione a infestare i palchi e a chiamare all’adunanza.
Creature mostre delle galassie uniamoci.
di e con: Filomena Filo Sottile
dalle ore 23:00
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