Tavoli

Quest’anno Intessere Rivoluzioni cambia forma.

Abbiamo pensato che, affinché le lotte si possano intrecciare, fosse necessario confrontarsi e discutere insieme. Perciò, abbiamo sostituito le presentazioni frontali con alcuni tavoli di discussione.Nel tavolo Guerra e Capitalismo ci concentreremo da una parte, sulle conseguenze, economiche, sociali ed ecologiche che già sentiamo sulla nostra pelle, dall’altra indagheremo, le possibilità di una larga alleanza che si opponga a tutte le guerre, e, partendo da ciascun territorio costruisca una politica transnazionale . Manterremo inoltre un focus su Torino, approfondendo i piani di investimento che il complesso economico-militare a sulla nostra città .

Estrattivismo esprime concretamente una delle operazioni più specifiche del Capitale: proprio come depreda le risorse naturali strappandole dal cuore della terra per arricchire pochi, allo stesso modo si appropria della ricchezza che produciamo come esseri viventi, del lavoro gratuito, delle reti sociali, dei flussi di dati. Comprendere questa logica ci sembra funzionale per immaginare nuove forme di convergenza e solidarietà tra lotte diverse, da quelle per la giustizia ecologica a quelle per la giustizia sociale, nel tentativo di opporci alla morte e alla distruzione cui questo sistema politico-economica ci vuole condannare, e costruire, insieme, un mondo altro.
Le politiche interne ed europee, attraverso il sistema delle frontiere e dell’accoglienza, marginalizzano le persone migranti e in movimento.
Cpr, hotspot, navi quarantena, ghetti, insediamenti informali sono strumenti della repressione che quotidianamente viene subita dalle persone razzializzate. 
Il sistema attuale continua a marginalizzare le soggettività razzializzate reiterando comportamenti colonialisti che ci impongono una riflessione critica.
Partendo dalle responsabilità occidentali, come possiamo portare avanti pratiche critiche e di lotta a questo sistema? Quali obiettivi dobbiamo porci e quali privilegi decostruire? 
Ecologia, transfemminismo, classe, finanziarizzazione, razza, decoro, profitto, securitarismo, speculazione, turistificazione; sono solo alcune delle parole che si intrecciano nell’analisi della città e che ci danno la chiave per comprenderne la frammentazione
Vogliamo provare a  dotarci di strumenti ed immaginare nuovi spazi che ci portino alla realizzazione di una città “come piace a noi”, distante dalle logiche del capitale, in un continuo processo di costruzione e decostruzione, teoria e messa in pratica.  
Come immaginiamo e come dar vita alle città ribelli, uscendo dalle contraddizioni a cui ci costringe lo spazio urbano?